Queluz
Queluz è un sobborgo di Lisbona, un dormitorio per pendolari che raggiungono rapidamente la capitale. La moderna cittadina non presenta nulla di rilevante, anzi, a dire il vero è bruttina, con palazzi di 30-40 anni che nulla dicono al visitatore.
Il motivo della venuta a Queluz è il Palácio Nacional, una sorta di Versailles portoghese, anche se chi ha visitato la cittadina francese, sicuramente resterà deluso nel vedere una riproduzione "in piccolo", che non esalta, nonostante che il complesso monumentale venga solitamente presentato come uno degli esempi migliori dell’architettura portoghese di fine XVIII secolo. E’, pertanto, opportuno visitare il complesso la domenica prima delle 14, visto che l’ingresso è gratis fino all’ora indicata.
La realizzazione del Palácio richiese diversi anni. Fu iniziata nel 1747 per volontà del Principe Pedro, poi Re Pedro III, rimpiazzando un vecchio edificio rurale di proprietà del Marchese Castelo Rodrigo, per essere utilizzato come una delle residenze estive della famiglia reale. La principale struttura del Palácio venne realizzata nel 1758, mentre il tutto venne completato dopo il matrimonio di Pedro con D. Maria Francisca, la futura Regina D. Maria I di Bragança (1760), quando vennero arricchiti gli ingressi ed i giardini. I lavori vennero commissionati al portoghese Vicente de Oliveira ed, in parte, al francese Jean Baptiste Robillion la trasformazione di un vecchio maniero. La citata Regina Maria I, divenuta pazza, lasciò le redini del comando al figlio Giovanni. La Regina è ricordata per aver fatto mettere sotto processo addirittura Marchese di Pombal, artefice della ricostruzione di LIsbona dopo il tremendo terremoto del 1755 e della sua trasformazione e già brillante ministro sotto il regno di suo padre. Nel Corredor das Mangas, che ospita numerosi azulejos, è esposta la carrozza della Regina. Normalmente tranquillo, il Palazzo vide momenti di allegria durante il regno di João VI, che stimolato dalla giovane moglie, la Regina spagnola Carlota Joaquina, organizzò cerimonie sfarzose.
L’edificio presenta la facciata neoclassica con due ali laterali. Sul modello di Versailles, le varie stanze sono riccamente addobbate,con mobili di pregio, tappeti portoghesi Arraiolos, porcellane cinesi, lampadari di cristallo, argenteria ed altro ancora. Tra le varie sale, ricordiamo, ovviamente, quella del Trono e quella degli Ambasciatori, la Sala della Musica, la Sala Dom Quixote la sala personale del Re, che trae il nome da un dipinto con episodi del romanzo di Cervantes, e che ha accesso alle stanze della Regina.
I giardini vennero progettati dal già citato Robillion e dall'olandaese Van del Kok, seguendo il prevalente, ricco e meticoloso gusto francese del tempo, come si vede osservando le fontane, le statue roccocò, i vasi di marmo, le cascatine barocche e relativi giochi d'acqua, i laghetti ed il vasto canale, che era navigabile e decorato con azulejos del XVIII secolo, le aiuole e siepi tagliate secondo linee geometriche armoniose, i fiori. La Fontana di Nettuno, che venne dalla smantellata Quinta do Senhor da Serra di Belas, è attribuita al grande Maestro italiano Bernini.