Brasile
Di ritorno da un viaggio in Brasile, due sono le cose che restano impresse nella mente del viaggiatore italiano:
- 1) l'incredibile contrasto tra lo stratosferico divario economico-sociale che caratterizza la società brasiliana (che vede bidonvilles affiancate ad edifici e ville di lusso, la miseria accanto alla ricchezza sfrenata) e la spensieratezza diffusa, anche tra le persone povere. In altri termini, mentre l'Italia è un Paese ricco ma pieno zeppo di depressi, il Brasile, nonostante sia un Paese in via di sviluppo, è stracolmo di persone allegre;
- 2) la dolcezza delle ragazze carioca, non sempre belle come si pensa, ma senza dubbio simpaticissime.
Una cosa importante da segnalare a chi voglia visitare il Brasile riguarda la lingua parlata, che è il Portoghese, variante brasiliana. Ciò significa che la grammatica è quella portoghese, anche se sussistono minime differenze relative alla pronunzia ed alle parole utilizzate, con inflessioni dialettali che cambiano da zona a zona, cosa che capita anche nel Portogallo. Il consiglio che diamo, però, è quello di imparare il Portoghese, cioè quello parlato in Portogallo, perchè più completo. Infatti, delle sei persone (io, tu, egli/ella, noi, voi, essi/esse), mentre il Portoghese europeo ha mantenuto cinque persone, essendo andato in disuso il voi (si trova ovviamente nei testi antichi), in Brasile si è perso anche il tu, pertanto, si utilizzano solo quattro persone. eu, você, nós, vocês. Altro problema del portoghese è quello degli accenti, che sono quattro, acuto, circonflesso, grave e tilde, ma questa non è certo la sede per approfondire il tema. Il turista che vada in Brasile e creda di poter comprendere la gente senza incontrare problemi, basandosi sulla comune origine latina della lingua, resterà deluso, visto che il grosso problema del Portoghese sta nella pronunzia, nei suoni, totalmente differenti da quelli usati nell'Italiano e nello Spagnolo. Tuttavia, chi parli anche Spagnolo ha il grosso vantaggio di essere capito dappertutto, salvo il problema della comunicazione di ritorno, in Portoghese, che normalmente non si comprende. Tuttavia, il Portoghese parlato in Brasile è molto più semplice di quello parlato in Portogallo e molto più vicino all'Italiano di quello lusitano.
Per il momento, ci limitiamo a trattare del Rio Grande do Norte, partendo dalla capitale Natal, nota per essere la città meno pericolosa del Brasile.
Alcune località nei dintorni di Natal meritano sicuramente la visita.
In direzione nord, ricordiamo Maracajaù (54 chilometri), Pitangui (28 chilometri) e Genipabu (20 chilometri), mentre in direzione sud, segnaliamo Ponta Negra, vicinissima al centro della città e famosa per la sua duna, Pirangi (20 chilometri), e Pipa (85 chilometri). Si tratta di località raggiungibili anche con i mezzi di trasporto locali, da prendere se non altro per conoscere veramente la popolazione locale, che si è mostrata sempre gentile e disponibile. In merito ai trasporti pubblici, un'avvertenza doverosa: ci è capitato ripetutamente che gli autisti, al tempo stesso bigliettai-cassieri, "sgarrassero" sul resto, cosa che abbiamo visto fare nei confronti di tanti altri stranieri, che non conoscono bene la moneta brasiliana. Pertanto, quando vi danno il resto, controllate che la somma corrisponda a quanto vi è dovuto!.