Messico - Cancún
Fino agli anni ’70 del XX secolo, nella penisola dello Yucatán, in prossimità di un villaggio di pescatori chiamato Puerto Juárez, c’era un’isola disabitata (lunga 22 chilometri), una duna a forma di sette, in alcuni tratti strettissima, prossima alla terraferma, da cui era divisa da due canali, le cui sponde erano paludose e coperte da mangrovie. Si era in presenza, in sostanza, di una sorta di sistema lagunare. I Maya che frequentavano l’isola, denominata Kankun (significa "nido di serpenti"), lasciarono delle rovine oggi chiamate "El Rey".
Il governo messicano decise di crearvi un nuovo centro del turismo balneare che facesse da contrappeso ad Acapulco. L’ente messicano deputato a stendere il progetto di riqualificazione dell’area, designata come Kan Kun o Can Cún (non dimentichiamo che qui si parla spagnolo), previde l’effettuazione di massicci investimenti, per la creazione delle infrastrutture necessarie alla realizzazione del centro urbano. Oggi, Cancún (si scrive unita), è un notissimo centro della Penisola dello Yucatán, dai lineamenti “nordamericani”, con lunghe strade rettilinee, spiagge estese, centri commerciali, locali del divertimento dalle notevoli dimensioni. Più che in Messico, sembra di stare, come anticipato, negli Stati Uniti. Non a caso, la stragrande maggioranza dei turisti che affolla la città è nordamericana (USA e Canada).
Da quanto detto, si comprende come la popolazione di Cancún fondi il suo reddito sul turismo ed attività connesse. Il turismo, come anticipato, ha originato la “zona hotelera”, sull’isola collegata alla terraferma tramite due ponti, su cui si trovano alberghi moderni, spiagge, locali notturni e per il divertimento, nonché l’area residenziale dove vive la parte ricca della popolazione. Sulla terraferma (Ciudad Cancún) si trova il vero e proprio centro urbano, dove vive la classe medio-borghese, e dove si trovano strutture ricettive a prezzi ancora “abbordabili”, anche se allontanandosi dal centro, raggiungendo la periferia, lo scenario diventa sempre più desolato. Sulla terraferma si trovano anche ruderi di epoca Maya, noti come "El Meco".
Cancún è irradiata dai raggi del sole praticamente tutto l’anno. Tuttavia, il periodo migliore per visitarla è senz’altro l’inverno, quando le piogge sono rare, l’umidità è bassa e la temperatura è estiva, mentre, di estate la stagione delle piogge accoppiata ad un caldo umido ed afoso, rende meno attraente la destinazione, particolarmente nel periodo giugno-ottobre.
Altro elemento che spinge il turista verso Cancún è la sua posizione, tant’è che l’Aeroporto internazionale “Riviera Maya” è molto affollato, visto che tantissimi giungono qui per visitare le zone archeologiche o per raggiungere la vicina Playa del Carmen.