Cipro - Storia
Cipro ha avuto una storia convulsa, anzi, alquanto tumultuosa, il che è comprensibile, data la sua particolare ubicazione nel Mediterraneo orientale, prossima alle coste dell’Asia, alle isole greche e non lontanissima dalle sponde africane. Per comodità del lettore, abbiamo suddiviso la storia di Cipro nei periodi maggiormente significativi:
- Età neolitica (7000-3900 A.C.)
I ruderi dei primi insediamenti individuati sull’isola, lungo la costa settentrionale e meridionale, risalgono a tale periodo. In un primo tempo, si utilizzarono soltanto recipienti in pietra, mentre, a partire dal 5000 A.C si impiegarono contenitori di ceramica; - Età calcolitica (3900-2500 A.C.)
Nel periodo intermedio tra l’Età della pietra e quella del bronzo, gli insediamenti calcolitici erano prevalentemente ubicati nell’area occidentale di Cipro, dove nacque il culto della fertilità. Nella parte finale del periodo, la scoperta del rame ne determinò un limitato uso iniziale; - Età del Bronzo (2500-1050 A.C.)
Con l’utilizzo massiccio del rame iniziò un periodo di maggiore ricchezza per Cipro, che sviluppò relazioni mercantili con le coste del vicino Oriente, l’Egitto e l’Egeo (dove l’isola era chiamata "Alasia"). Proprio dei mercanti micenei giunti dalla Grecia si stabilirono qui dopo il 1400 A.C. L’arrivo di coloni Greci-Achei tra il XII e l’XI secolo A.C. rappresentò l’evento più rilevante della storia di Cipro, perché definì l’identità culturale dell’isola, introducendo la lingua, l’arte, la religione e le tradizioni greche. In altri termini, si ebbe l’ellenizzazione di Cipro, dato che gli Achei presero gradualmente il controllo dell’isola, fondando le prime città-stato di Pafos, Salamis, Kition e Kourion; - Periodo geometrico (1050-750 A.C.)
In questo periodo, in cui ormai imperante era il culto della Dea Afrodite, Cipro vantava ben dieci città-stato. A Kition, venne fondata una colonia fenicia L’VIII secolo A.C. è ricordato come un periodo di notevole benessere per i Ciprioti. - Periodo arcaico classico (750-325 A.C.)
Il diffuso e perdurante benessere attirò diversi invasori, Assiri, Egizi e Persiani. Tuttavia, il Re Evagoras di Salamis (che regnò dal 411 al 374 A.C.) riusci ad unificare Cipro, facendola divenire uno dei più importanti centri politico-culturali ellenici. - Periodo macedone (333-325 A.C.)
Nel 333 A.C., Cipro liberata da Alessandro Magno, viene inglobata nell’Impero di Macedonia. - Periodo ellenistico (325-58 A.C.)
Con la morte di Alessandro Magno, le lotte intestine tra i generali di Alessandro, portarono Cipro nello stato ellenico dei Tolomei d’Egitto, facendo confluire l’isola nel mondo greco-alessandrino. I Tolomei soppressero le città-stato, unificando l’isola. Sotto i Tolemaici, Zenone di Cizio, un filosofo cipriota, iniziò ad Atene la scuola filosofica dello "Stoicismo", indirizzo filosofico che si espanse in tutto il mondo antico; - Periodo romano (58 A.C.- 330)
La dominazione romana segnò un lungo periodo di prosperità per l’isola di Cipro. Gli Apostoli Paolo e Barnaba, nativo cipriota, durante le loro visite missionarie, convertirono il proconsole romano Sergio Paolo al Cristianesimo, facendo divenire Cipro il primo Paese al mondo ad essere governato da un cristiano. Nel I secolo A.C. e nel I secolo, duri movimenti tellurici colpirono l’isola, distruggendo diverse città, che furono ricostruite. Nel 313, l’Imperatore Costantino con l’Editto di Milano concesse la libertà di culto, ponendo termine alle persecuzioni contro i Cristiani, cosicché nel 325, i Vescovi ciprioti poterono partecipare al Concilio di Nicea; - Periodo bizantino (330-1191)
A seguito della scissione dell’Impero romano, Cipro venne inclusa nell’Impero Romano d’Oriente, con capitale Costantinopoli (odierna Istanbul); il Cristianesimo divenne la religione ufficiale, tanto che l’Imperatrice Elena (madre di Costantino), secondo la tradizione, in visita a Cipro avrebbe fondato il Monastero di Stavrovouni. Nel IV secolo, altri cataclismi rasero totalmente al suolo i principali centri urbani. Ciò portò all’edificazione di nuove città e Costanzia divenne la nuova capitale. Il periodo intercorrente tra il IV ed il V secolo, fu caratterizzato dall’erezione di imponenti basiliche bizantine. Nel 488, a seguito del rinvenimento della tomba di San Barnaba, l’imperatore Zenone concesse piena autonomia alla Chiesa di Cipro, consentendo all’Arcivescovo di impugnare lo scettro in luogo de1 bastone pastorale, di vestire un mantello di color porpora e di firmare con inchiostro rosso. Nel 647, gli Arabi, capeggiati da Muawiya. invasero Cipro. Per ben tre secoli, al rischio di invasione araba si associò l’insidia dei pirati, fino al 965, quando l’imperatore Niceforo Focas ebbe la meglio sugli Arabi, allontanandoli non solo da Cipro, ma anche dall’Asia Minore. - Riccardo Cuor di Leone e i Templari (1191-1192)
Durante la Terza Crociata, Riccardo Cuor di Leone occupò l’isola nel 1191, visto che Isacco Comneno, autoproclamatosi Imperatore di Cipro, male accolse i sopravvissuti al naufragio delle navi della sua flotta crociata. Ricardo Cuor di Leone prese in sposa Berengaria di Navarra a Lemesos, dove venne incoronata Regina d’Inghilterra. L’anno successivo, Riccardo vendette Cipro ai Cavalieri Templari per 100.000 dinari, i quali, a loro volta, la vendettero per lo stesso prezzo a Guy di Lusignan (Guido di Lusingano), l’allora Re franco deposto di Gerusalemme. - Periodo francese (1192-1489)
La famiglia di Guy di Lusignan, originaria del Poitou in Francia, governò Cipro per tre secoli, imponendo un sistema feudale e instaurando un regno cattolico. Pertanto, la Chiesa cattolica prese ufficialmente il posto di quella greco-ortodossa, che sopravvisse, nonostante l’avvenuta soppressione. In questo periodo, Ammochostos era una delle più floride città del vicino Oriente e Lefkosia, Ammochostos e Lemesos divengono rispettivamente Nicosia, Famagusta e Limassol.
La dinastia dei Lusignani si estinse quando l’ultima regina, Caterina Corsaro di Venezia, nel 1489, cedette Cipro alla Repubblica di Venezia. - Periodo veneziano (1489-1571)
L’ubicazione strategica di Cipro consentì ai Veneziani di tutelare i propri interessi commerciali nel Mediterraneo orientale. Ultimo baluardo contro gli Ottomani, l’isola venne fortificata. A Lefkosia diversi edifici eleganti furono demoliti per consentire la costruzione di mura difensive. Le gigantesche mura erette a protezione di Ammochostos sono ritenute un mirabile esempio di architettura militare. - Periodo ottomano (1571-1878)
La costruzione delle mura difensive non fu sufficiente a proteggere Cipro dall’attacco ottomano. Infatti, nel 1570 le milizie ottomane presero Lefkosia (uccidendo 20.000 abitanti). Assediarono Ammochostos, che comandata dal Veneziano Marco Antonio Bragadin, resistette all’assedio per un intero anno, al cui termine, fu costretta ad arrendersi al comandante ottomano Lala Mustafà, il quale non mantenne la parola data, quella di permettere ai difensori sconfitti di abbandonare il sito incolumi. Infatti, egli ordinò la loro uccisione e fece scorticare vivo Bragadin. Iniziò così la dura dominazione ottomana di Cipro, che durò poco più di tre secoli, isolandola dal resto d’Europa, a cui culturalmente ed etnicamente apparteneva. Il clero cattolico venne espulso o convertito all’Islam, mentre al contrario la chiesa greco-ortodossa, ridotta all’obbedienza sia dai Lusignano che dai Veneziani, riprese vigore, tanto che, col trascorrere del tempo, l’Arcivescovo, capo dei greco-ortodossi, funse da rappresentante del popolo presso il sultano. Tuttavia, nel 1821, a causa della guerra d’indipendenza greca, l’Arcivescovo di Cipro, Kyprianos, fu impiccato e i notabili ciprioti soppressi. - Periodo britannico (1878-1960)
Pur rimanendo formalmente parte dell’impero ottomano, nel 1878, in virtù della Convenzione di Cipro, la Gran Bretagna assunse l’amministrazione dell’isola, essendo interessata a gestire quest’area strategica, prossima al Canale di Suez, inaugurato nel 1869. Tuttavia, nel 1914, l’ingresso nella Prima Guerra Mondiale da parte della Turchia alleata della Germania, determinò l’annessione britannica dell'isola. Successivamente, nel 1923, la Turchia rinunziò ad ogni diritto sull’isola, con il Trattato di Losanna. Nel 1925, lo status dell’isola divenne quello di "Colonia della Corona britannica", ed in quanto tale, nel 1940 volontari ciprioti, parteciparono alla Seconda Guerra Mondiale nell’ambito dell’esercito britannico. La già più volte sottolineata strategica ubicazione dell’isola, impedì che le istanze indipendentistiche dei Ciprioti venissero recepite dai britannici, il che portò alla lotta armata (1955-1959), finalizzata anche all’annessione alla Grecia. - Repubblica di Cipro (1960)
Finalmente, il 16 agosto 1960, in base al Trattato di Zurigo-Londra, Cipro divenne una repubblica indipendente, acquisendo un seggio alle Nazioni Unite, al Consiglio d'Europa, rimase nel Commonwealth ed entrò a far parte del Movimento dei Paesi non allineati. Tuttavia, il citato Trattato, previde che la Gran Bretagna mantenesse due basi sovrane (158,5 kmq) sull’isola, a Dekeleia e ad Akrotiri-Episkopi. La Costituzione del 1960 presentò dei problemi di applicazione, pertanto, nel 1963, alla proposta di introdurre una serie di modifiche da parte del Presidente della Repubblica, i turco-ciprioti si ribellarono, ritirando i loro ministri dalla compagine governativa, mentre i funzionari turco-ciprioti non svolsero più le funzioni loro affidate. Inoltre, la Turchia minacciò l’intervento armato a Cipro, ovviamente, facendo pressione "dietro le quinte" sulla sua comunità cipriota per determinare la divisione dell’isola e l’annessione alla Turchia della parte settentrionale. Il colpo di stato militare dei colonnelli in Grecia, fu il pretesto per giustificare l’invasione il 20 luglio 1974 e l’occupazione del 37% dell’isola, con conseguente fuga del 40% della popolazione formata da greco-ciprioti, con migliaia di vittime (anche civili) uccise, picchiate o scomparse … Per quel che interessa il nostro sito, tale invasione mirò a cambiare l’assetto demografico e culturale dell’area occupata, con conseguenze negative sul patrimonio artistico. Persino la capitale Nicosia venne divisa da un muro e le due comunità separate. Soltanto con il progredire del processo di unificazione europea, l’entrata di Cipro nell’Unione europea (dal 1 maggio 2004, era ora!!!! – dal 1 gennaio 2008 l’euro ha sostituito la sterlina cipriota) e la volontà turca di fare altrettanto (speriamo che resti solo tale!!!), nell’aprile 2003 si giunse alla riapertura delle frontiere tra le due parti in cui è divisa l’isola ed il 24 aprile 2004 al referendum per il piano di riunificazione proposto dall'ONU (piano Annan): mentre la maggioranza (64,90%) turca votò a favore, la maggioranza (75,83%) greca si dimostrò nettamente contraria. Quindi, nonostante i lievi progressi, attualmente la bella ed europeissima Cipro è occupata per circa due terzi dalla Repubblica di Cipro, e per il restante terzo, dalla Repubblica Turca di Cipro Nord.