Giordania
Il territorio giordano comprende tre aree ben distinte morfologicamente:
- la fertile Valle del fiume Giordano (215 chilometri), che inizia nella parte occidentale della Giordania, attraversa la depressione più profonda della terra (- 408 metri), quella del Mar Morto (al confine con Israele, che in realtà è un lago con la più alta densità di sale al mondo, sette volte di più rispetto all'acqua marina, tanto che non vi sono problemi per rimanere a galla), e sfocia nel Golfo d'Aqaba nel Mar Rosso. Aqaba è nota per le spiagge e la barriera corallina, con ricco corredo di piante marine e pesci;
- l'altopiano della Transgiordania, in cui si trovano la capitale Amman e le altre città principali (Zarqua, Irbid, Karak), nonché i siti archeologici: Jerash, nel nord, uno dei siti romani meglio conservati al mondo, Karak, nota per la città fortificata ed il castello nel deserto in cui per millenni si sono decise le sorti delle nazioni, Madaba, celebre per il mosaico bizantino del VI secolo che mostra la mappa di Gerusalemme e di altri siti sacri, Petra, quasi nascosta da una barriera di montagne, città scavata nella roccia;
- il deserto, che occupa circa i due terzi del Paese, nella sezione orientale e meridionale nella zona del Wadi Rum, dove si trova il monte più alto della Giordania, il Jebel Rum (1754 metri).
Nel corso dei secoli, le terre rientranti oggi nel territorio giordano hanno attratto tantissimi popoli, interessati a varcare o conquistarne lo spazio, un comodo corridoio naturale tra Africa orientale, Asia ed Europa: Assiri, Sumeri, Babilonesi, Egizi, Fenici, Romani, Bizantini (fino al 640), Saraceni (una parte del nord venne riconquistata dai Bizantini nel XI secolo), Turchi Selgiucidi, Cristiani della Prima Crociata, Musulmani (Sultanato di Saladino e Mamelucchi), Turchi Ottomani (XVI secolo), Britannici (1922).
Per inquadrare la Giordania, occorre riflettere sui seguenti dati:
- i veri Giordani sono i Beduini, oggi un’esigua minoranza (40.000 persone), ancora parzialmente nomadi e legati a valori cavallereschi; la quasi totalità della popolazione è Araba (di cui quasi i 2/3 sono profughi Palestinesi fuggiti dalla Cisgiordania nel corso delle guerre con Israele del 1948 e 1967), mentre, sparute sono le altre minoranze (Circassi, qui giunti nel XIX secolo dal Caucaso, durante le campagne di conquista della Russia zarista, Armeni, Turchi, Curdi);
- la religione prevalente è quella musulmana (sannita), con minoranze cristiane di varia estrazione ed altre religioni residuali;
- lo Stato di Giordania, creazione recente, a seguito dell’indipendenza dal Regno Unito (1949), a causa delle sconfitte inflitte da Israele, ha perso la Cisgiordania;
- la Giordania è sostanzialmente priva d’acqua, essendo costituita prevalentemente da deserti e altopiani. L'unico fiume degno di nota è il già citato fiume Giordano. Aquaba è il porto meridionale sul Mar Rosso;
- se più dei 2/3 della popolazione giordana vive in aree urbane dell’area nord-occidentale, innanzitutto nella capitale Amman, nella vicina Zarqa o ad Irbid, la seconda città come dimensioni, il vasto territorio desertico vede, come anticipato, la presenza dei soli Beduini.
Gli elementi morfologici, storici e le cinque notazioni dovrebbero consentire al lettore di "inquadrare" la Giordania, che sulla base della nostra esperienza, ci è sembrata molto più tranquilla, sicura ed accogliente di altri Paesi del Vicino Oriente (impropriamente detto Medio Oriente). Altro dato importante per un occidentale, è che abbiamo constatato di persona come le donne giordane (alcune davvero belle), soprattutto se cristiane, ma non solo, godano di una libertà impensabile negli altri Paesi arabi.
Altro elemento idoneo ad attrarre il turista è rappresentato dalla presenza di siti archeologici di notevole importanza, primo fra tutti Petra, l'antica città dei Nabatei scavata nella roccia, dichiarata dall’UNESCO "Patrimonio mondiale dell’umanità", a cui si aggiunge Ajloun, con Qalat Al-Rabad, un bell'esempio di architettura medioevale militare araba.
Tra le manifestazioni tradizionali, nel periodo estivo (luglio-agosto) si segnala il Festival d'arte e di cultura di Jerash, con spettacoli teatrali, danze e concerti, mentre gli sportivi accaniti per gli sport estremi apprezzeranno la Coppa del Deserto, una maratona che nel mese di novembre si svolge nel Deserto del Wadi Rum.
Infine, concludendo con informazioni prettamente turistiche in tema di clima, va sottolineata la netta differenza tra le regioni occidentali e nord-occidentali, soggette al clima mediterraneo, con inverni umidi e rigidi (rara la neve, le piogge raggiungono i 600 mm annui) ed estati calde (anche oltre 35°) e asciutte, e le aree desertiche meridionali e sud-orientali, soggette ad un clima arido (le piogge sono rarissime, con meno di 50 mm annui), le estati caldissime (sovente oltre i 40°C), anche se in inverno la zona è colpita di venti freddi provenienti dall'Asia.