Matera - Chiesa S. Pietro Caveoso
L’originaria costruzione, presumibilmente edificata nell’VIII secolo, si trovava presso l’attuale Chiesa di San Francesco d’Assisi, dove ancora oggi insiste la Cripta dei Santi Pietro e Paolo. Dovendosi attribuire ai Frati Francescani il sito per la realizzazione del loro convento, la parrocchia venne trasferita nel Sasso Caveoso, dove si realizzò la nuova chiesa tra la fine del XIII secolo e l’inizio del XIV secolo. La sua esistenza in tale periodo è certa, visto che nel 1318 la chiesa beneficiò di una donazione da parte di Angelo De Berardis e nel 1354 uno scritto cita due cappelle a lato delle navate laterali. Nel corso del tempo, la Chiesa fu sottoposta a diverse modifiche, come nel 1544, con l’aggiunta di altre due cappelle, che in seguito diventeranno addirittura nove. Altre modifiche di rilievo si ebbero nel XVII secolo, quando la struttura venne dotata di una nuova facciata più avanzata rispetto la precedente di 3 metri e la costruzione della torre campanaria. Una lapide in controfacciata ricorda che, concluso l’ampliamento della chiesa, questa venne riconsacrata il 25 aprile 1706. Nella seconda parte dello stesso XVIII secolo, vi furono ulteriori interventi, tra cui quelli di maggiore momento riguardarono la sostituzione dell’originaria volta con un controsoffitto ligneo ed il rimpiazzo di due archi nella navata centrale.
Per giungere all’attuale configurazione, occorre attendere la prima parte del XX secolo, quando le cappelle adiacenti alla navata destra vennero rimosse per far posto all’Oratorio, destinato nel corso degli anni a svolgere differenti funzioni.
Facendo una panoramica delle opere d’arte ravvisabili nella Chiesa di San Pietro Caveoso, partendo dalle Cappelle, vanno segnalati i residui delle originarie realizzazioni trecentesche nella prima Cappella (volta con tela "La Pietà"), la seconda cappella (affreschi del XVI secolo), la terza cappella, originariamente dedicata a Sant’Antonio (1513), che figura in bassorilievi risalenti all’edificazione della Cappella, e successivamente al Santissimo Sacramento (1773), mentre gli affreschi paretali sono postumi (XVIII secolo). Vanno segnalate anche le diverse sculture e dipinti paretali (XVI e XVIII secolo), il polittico nell’Abside ed il controsoffitto su cui compaiono figure di Santi.