Matera
Mentre il governo italiano concepiva i Sassi di Matera come una “vergogna nazionale” a cagione delle precarie condizioni igieniche del sito, finendo per ordinarne l’abbandono in forza della legge speciale 619 del 1952, Carlo Levi nello stesso anno scriveva: "Nelle grotte dei Sassi si cela la capitale dei contadini, il cuore nascosto della loro antica civiltà. Chiunque veda Matera non può non restarne colpito tanto è espressiva e toccante la sua dolente bellezza". L’onta subita, venne "lavata" nel 1993, visto che l’Unesco dichiarò i Sassi di Matera "Patrimonio dell’umanità".
La foto sulla sinistra mostra i Sassi, con sullo sfondo la Cattedrale,
mentre quella sulla destra riporta una delle tante iscrizioni incastonate
nei muri della città che ricordano l’evento indicato, dove in inglese,
italiano e francese, si legge:
Ai sensi della convenzione per la
protezione del patrimonio mondiale
culturale, naturale "I Sassi” di Matera"
figurano nella lista del patrimonio
mondiale. L’iscrizione in tale lista
consacra il valore universale eccezio-
nale di un bene culturale e naturale
al fine di garantire la tutela a beneficio
dell’umanità. L’insieme dei Sassi e
del Parco archeologico e naturale
della "Murgia materana" costituisce una
testimonianza unica delle attività umane
il suo valore eccezionale "Valore universale"
è dato dalla simbiosi fra le caratteri-
stiche culturali e naturali.
Cartagena 9-12-1993
Non rimanendo indifferenti alla vista dei Sassi, immaginando ciò che hanno rappresentato dal punto di vista storico-culturale-economico-sociale, ne abbiamo trattato in una pagina web specifica, oltre che nell’ambito della storia di Matera.
In altre pagine dedicate a Matera, potete leggere in merito alla Piazza Vittorio Veneto ed ai suoi Ipogei, alle Chiese rupestri, alla Cattedrale ed ai festeggiamenti dedicati alla Patrona Madonna della Bruna, alla Chiesa di San Pietro Caveoso, al Palazzo Lanfranchi. Non abbiamo, naturalmente, dimenticato di trattare dell’artigianato e della gastronomia locale.