Matera - Chiese rupestri
Fermo restando che il fenomeno rupestre è preesistente alla venuta degli eremiti ed asceti nell’Altopiano murgico, la presenza di grotte naturali e la facilità dell’escavazione resa possibile dalla scarsa consistenza del materiale tufaceo, sicuramente favorirono l’arrivo dei soggetti indicati in gran numero. Ed infatti, una ricerca effettuata sul territorio alla fine degli anni ’60 (Circolo La Scaletta), riuscì ad individuare numerose chiese rupestri ricavate nel tufo (allo stato se ne contano 155), che presentano cripte ed affreschi, non sempre in perfetto stato di conservazione, e che si trovano sull’Altopiano murgico e lungo i suoi precipizi o nell’area dei Sassi.
Queste chiese e chiesette vennero realizzate principalmente nell’Alto Medioevo, quando Longobardi e Bizantini si contendevano il territorio. Le chiese rupestri si presentano alquanto variegate: talvolta, troviamo chiese rupestri a planimetria bizantina, altre volte a planimetria latina. Inoltre, talune chiese, pur nella sostanziale impostazione latina presentano elementi bizantini, o viceversa, chiese architettonicamente greche hanno spazi liturgici di tipo latino.
Le chiese rupestri, pur nella loro semplicità, venivano impreziosite dagli affreschi, che, oltre alla funzione decorativa, "aiutavano" nella ricerca della contemplazione e della fede. Sebbene non sempre sia possibile individuare con certezza la data di edificazione di talune chiese rupestri, in linea generale, vale quanto abbiamo riportato nell’ambito della storia di Matera, dove abbiamo già ricordato che le chiese rupestri si trovano tanto nei Sassi (es. S.Lucia alle Malve, Convicinio di S.Antonio, Madonna delle Virtù e S. Nicola dei Greci) che nell’Altopiano murgico, ognuna presentando caratteristiche particolari dal punto di vista storico ed architettonico. Meriterebbero tutte una visita, anche se per ragioni di spazio ci limitiamo a qualche cenno limitatamente ad alcune di esse:
- Cripta del Peccato Originale (VIII-IX secoli): trattasi di una caverna naturale nella profonda incisione carsica del torrente Gravina di Picciano in località Pietrapenta (14 km da Matera). E’ detta "La Cappella Sistina della pittura parietale rupestre". A seguito di un recente restauro, gli affreschi dei "Cento Santi" della cripta hanno riacquisito il loro originario splendore. E’ possibile visitare tale sito ed ammirare il citato capolavoro dell’arte rupestre materana, prenotando la visita;
- Chiesa Rupestre di San Pietro in Monterrone (IX secolo): ricavata interamente scavando nella roccia calcarea, venne impiegata successivamente quale cantina, legnaia e cava di estrazione di materiale edilizio;
- Chiesa rupestre dello Spirito Santo (X secolo): si tratta di uno dei sette insediamenti benedettini di Matera, localizzato nel centro della città. Tra il XVI ed il XVII secolo, l’originaria chiesa rupestre venne ingrandita, creando davanti un edificio in tufo. Inoltre, essendo stata utilizzata a lungo quale abitazione, tutta la struttura è stata stravolta. A seguito di lavori di restauro, possiamo ammirare gli ipogei, distinguere le tre navate, nonché affreschi del XII secolo di cui la chiesa doveva essere adorna.
Chi volesse approfondire la tematica, può leggere:
- AA.VV. "La civiltà rupestre medievale nel mezzogiorno d'Italia
Ricerche e problemi" a cura di Fonseca C. D.
Editore Istituto Grafico S. Basilio - Genova - AA.VV. "Chiese ed asceteri rupestri di Matera"
Editore De Luca - Rorna - Bronzini G. "Significato di una scoperta: storia, arte e cultura
nelle chiese rupestri di Matera"
Editore Centro Librario - Bari - Fonseca C. D. "Il comprensorio rupestre Appulo-Lucano: casali
e chiese da Gravina al Bradano"
Editore Levante - Bari - La Scaletta "Le chiese rupestri di Matera"
Editore De Luca - Roma - Tommaselli M. "La gravina di Matera ed i suoi tesori"
Editore Istituto Geografico Militare - Firenze - Tommaselli M. "Le chiese rupestri del materano"
Editore BMG - Matera - Tommaselli M. "Chiese Rupestri di Matera e del suo territorio"
Editore Capone - Lecce