Lisbona (Baixa)
La Baixa è la zona centrale di Lisbona che va da Rossio alla Praça do Comércio, quindi, che arriva fino alle sponde del fiume Tago (Tejo). Si tratta dell’area di Lisbona più animata durante il giorno ed il pomeriggio, fino a sera, visto che alla chiusura dei negozi e degli uffici, restano aperti solo i ristoranti, caffetterie e pasticcerie, che comunque chiudono tra le 22 e le 24. A tal punto, il "cuore" di Lisbona, rimane desolatamente vuoto, anche se splendidamente illuminato.
Anche la Baixa rientrò nel progetto di ricostruzione concepito dal Marquês de Pombal, il brillante ministro del Re José I, a seguito delle devastazioni arrecate dal terremoto del 1755. La Baixa colpisce per la sua razionalità, essendo stata progettata in modo geometrico, con strade e piazze ampie e perpendicolari, palazzi eleganti e della medesima altezza. Ecco perché la Baixa costituisce l’elegante area commerciale, economica (qui hanno sede tutte le attività finanziarie) e monumentale. Assai stridente è la differenza rispetto ai vecchi quartieri limitrofi in via di recupero, come ad esempio, l’Alfama.
Il "cuore" del "cuore" di Lisbona è rappresentato dall’ampia Rua Augusta, pedonalizzata, tappezzata con pietre bianche. E’ la strada più affollata di Lisbona, ovviamente sempre di giorno. Diverse strade che le fanno da contorno hanno mantenuto i nomi originari, derivati dal tipo di arte o mestiere che vi si esercitava, come ad esempio, la Rua dos Sapateiros (sapatos sono le scarpe), o la Rua do Duro, la strada delle gioiellerie ed oreficerie. La Baixa era frequentata già in epoca romana, come testimoniano i ruderi delle terme romane (I secolo d.C.), che è possibile vedere passando dal Banco Comercial Portugués.
Volgendoci in direzione di Rossio, spostandoci a sinistra superando qualche parallela alla Rua Augusta, raggiungiamo l’Elevador de Santa ]usta. Si tratta di un ascensore in stile neogotico, in ferro battuto, progettato alla fine del XIX secolo dal francese Raul Mesnier du Ponsard, un allievo di Eiffel, ed inaugurato il 10 luglio 1902. Vale davvero la pena salire fino in cima, anche se occorre salire alcune scale a chiocciola. Si potrà godere di una splendida vista panoramica e, se stanchi, ci si potrà riposare, accomodandosi ai tavolini del bar. Inoltre, l’Elevador consente di raggiungere il Chado, altro elegante quartiere, ed in particolare di venire a contatto con gli affascinanti ruderi dell’Igreja do Carmo.
Tornando sulla Rua Augusta, procedendo in direzione opposta a Rossio, raggiungiamo l’imponente Arco Triunfal, edificato per celebrare la ricostruzione di Lisbona che consente di accedere alla Praça do Comércio, o Terreiro do Paço, come veniva designata in passato la Piazza del Paço Real. Infatti, prima delle distruzioni del terremoto del 1755, per ben quattro secoli, era ubicato il Palazzo Reale. La ricostruzione previde che tre lati della piazza fossero chiusi da imponenti edifici gialli con porticati (ove hanno sede i ministeri), lasciando aperta la piazza verso il Tago (Tejo), a cui si accede tramite una scalinata di marmo, il Cais das Colunas. Al tempo della massima potenza, l’impero portoghese, vide questa piazza attivissima, animata da tanti marinai e mercanti e dallo scarico di mercanzie (spezie, oro, legname, frutta, seta, ecc.) provenienti dai più remoti angoli dell’impero. Al centro della piazza è collocata la statua di bronzo del Re José I, realizzata dal portoghese Joaquim Machado de Castro ed al lato, tra l’altro, si trova il ritratto del solito Marquês de Pombal. La piazza fu teatro, nel 1908, dell’assassinio del Re Carlos e del primogenito Felipe, erede al trono e del ferimento del secondogenito, divenuto Re col nome di Manuel II, e che fu l’ultimo monarca del Portogallo.
Da Praça do Comércio, tramite la Rua do Arsenal, si accede alla Praça do Municipio, che prende il nome appunto dall’edificio che occupa il Municipio che venne realizzato nel XIX secolo. Proprio da tale edificio, nell’ottobre del 1910, venne proclamata la Repubblica. Il centro della bella piazza è occupata da una colonna in pietra, detta "Pelourinho", realizzata nel XVIII secolo, sulla cui sommità vi è il simbolo del Re Manuel I.
A tal punto, possiamo procedere giusto davanti a noi, raggiungendo, dopo circa 500 metri, prima l’Igreja do Corpo Santo, risalente al XVIII secolo e poi il Mercado da Ribeira, un edificio sormontato da una cupoletta in cui si effettua, appunto, il mercato sin dalle prime ore della mattina. Si vendono fiori, prodotti freschi, prodotti regionali, libri, vi si effettuano esposizioni ed è possibile mangiare al ristorante o fermarsi al bar-caffè, anche a notte fonda.
Tornando in Praça do Comércio, camminando in direzione opposta alla precedente, nella Rua de Alfândega (Via della dogana), al limite col quartiere Alfama, troviamo l’Igreja de Nossa Senhora da Conceição Velha, eretta originariamente nel 1520 sul sito di un’antica sinagoga, ma ricostruita dopo il terremoto del 1755. La chiesa è degna di nota, non solo, per il fantastico portale manuelino, ma anche per la cappella interna in cui si trova la statua della Nossa Senhora do Restelo, la Madonna dei marinai, a cui Vasco de Gama ed i suoi marinai chiesero protezione prima di imbarcarsi e partire per il lungo viaggio oceanico. Alle spalle della chiesa, procedendo nella Rua dos Bacalhoeiros (pescatori di merluzzo), dove si trovano diversi ristoranti in cui è possibile degustare menù a base di pese, raggiungiamo, un edificio del XVI secolo, in passato proprietà del nobile Bras de Albuquerque, la Casa dos Bicos, o Casa dos Diamantes, che prende il nome dai rilievi scolpiti sulla facciata, di solito, molto decantata, ma che, a dire il vero, non ci è piaciuta particolarmente. Oggi, il palazzo è usato per eventi culturali.