Lisbona (Estrela-São Bento)
Lasciando il Bairro Alto sulla destra, senza penetrarvi, proseguiamo (a bordo di un electrico 28) in direzione opposta rispetto al Chado. Raggiungiamo, dopo discese e salite, un antico convento benedettino, sede dell’Assemblea Nacional dal 1834, data dello scioglimento degli ordini religiosi. E’ noto anche come Palàcio de São Bento, perché questo è il nome del quartiere che lo ospita. Le dimensioni dell’edificio, notevoli, sembrano accresciute dalla posizione, quasi in cima ad una collinetta. Colpisce la bianca facciata neoclassica, che diversi restauri mostrano ben pulita.
Non sono molti i turisti che giungono fino a qui, ed a torto, visto che potrebbero mangiare in ristoranti, taverne ed osterie più tipiche di quelle centrali "turistiche", comprare o semplicemente visitare botteghe artigiane (falegnami, restauratori), negozi di antiquariato o di roba usata. A tarda sera, la zona è frequentata da giovani per la presenza di pub e discoteche.
Riprendendo un electrico, giungiamo in un punto particolarmente bello di Lisbona, dove si fronteggiano un giardino ed una chiesa: il primo è detto Jardim da Estrela, con al centro un padiglione per l’orchestra in stile liberty. Interessantissima è la chiesa, precisamente la Basilica o Cattedrale da Estrela (della Stella), dalle dimensioni notevoli, in stile neoclassico, che presenta due torre campanarie gemelle corredate da due orologi e sormontata da una cupola. L’edificio religioso venne costruito tra 1779 e il 1790 su progetto degli architetti Mateus Vicente de Oliveira e Reinaldo Manuel, dietro commissione della Regina Maria I, che in tal modo, volle ringraziare l’arrivo dell’erede maschio, dedicando la chiesa al Coração de ]esus, (Sacro Cuore di Gesù). L’interno ad una navata, abbellito da marmi, conserva un dipinto di Pompeo Batoni e la tomba della Regina Maria I. Nella Sagrestia si segnala il presepe di Machado de Castro. Salendo fino alla cupola, si accede ad una piccola terrazza da cui è possibile ammirare il panorama della città.
Uscendo dalla Basilica, possiamo dedicarci alle compere, dirigendoci verso Largo do Rato, raggiungendo Praça da Amoreiras, dove insistono i più grandi centri commerciali del Portogallo, architettura moderna in vetro, progettati dall’Architetto Tomas Tavira. Inoltre, sempre a Praça da Amoreiras possiamo ammirare parte dell’imponente Aqueduto das Aguas Livres (Acquedotto delle acque libere), realizzato nel XVIII secolo durante il regno di João V, ancora in uso, i cui 18 Km. di lunghezza richiesero per il completamento un ventennio. Chi volesse vedere meglio tale opera, può prendere l’autocarro 2 nella Baixa da Praça do Comércio o l’electrico 15 recandosi ad Alcântara. L’Aqueduto das Aguas Livres è percorribile a piedi, ma, poiché la notevole altezza dal suolo poteva indurre al suicidio, l’accesso è interdetto.
La visita a questa zona di Lisbona si conclude raggiungendo il tratto terminale dell’Avenida da Liberdade, in modo da raggiungere un altro polmone verde di Lisbona, il Parque Eduardo VII, vasto e leggermente in discesa, inaugurato nel 1902, attribuendogli il nome dell’allora Re di Inghilterra, che aveva visitato il Portogallo. Nel parco, va segnalata la presenza dell’Estufa fria (Serra fredda) e Estufa quente (Serra calda), con piante ed animali, anche tropicali.